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Vite Colte: l’arte di coltivare la vite.

Un progetto vitivinicolo preciso

Vite Colte mette a frutto secondo elevati criteri qualitativi il suo patrimonio viticolo con una gestione separata dei vigneti, rigidi protocolli di coltivazione e una vinificazione rispettosa del varietale e del terroir.

L’obiettivo è la creazione di vini di altissima qualità prodotti a partire da vigneti selezionati e gestiti con cura, attenzione e rigore. L’impegno personale del singolo viticoltore, supportato dallo staff di tecnici che controllano la produzione guidati dall’enologo Bruno Cordero e la buona conduzione del vigneto a cura dell’agronomo Daniele Eberle, è una garanzia di qualità della produzione.

La Cantina

La cantina è in Piemonte, ai piedi di Barolo, all’interno di una costruzione dallo stile moderno, progettata dall’architetto Gianni Arnaudo nell’anno 2000 ed ulteriormente ampliata nel 2010. Collocato concettualmente all’interno delle opere di architettura contemporanea orientate all’ecosostenibilità e al corretto rapporto tra edificio e ambiente, il progetto è stato insignito del Premio Dedalo Minosse 2006 ed esposto, sempre nel 2006, alla Biennale di Venezia.

Il progetto presenta forti elementi genetici dell’architettura rurale piemontese (il tetto a doppia falda, la copertura in coppi, la particolare tonalità di rosso delle parti murarie, le vetrate dei vuoti che ricordano i fienili), ma si ripropongono anche segni architettonici ormai perduti, quali i graticci in legno per i solari “tappeti” di mais, che un tempo, dall’autunno in poi, ricoprivano le cascine dei contadini.

Vite Colte

All’interno delle cantine si sviluppa la mostra permanente Le Stagioni del Vino con i disegni realizzati dal famoso street artist italiano Maupal e dedicata a Vite Colte. È stata realizzata appositamente per il percorso di visita. Esso, della lunghezza totale di quasi un chilometro, si arricchisce inoltre della mostra fotografica dei viticoltori con otto pannelli a loro dedicati mentre operano in vigneto in otto momenti dell’anno diversi: dalla potatura alla legatura, palizzatura, controllo dell’allegagione, sfogliatura, diradamento, vendemmia e vendemmia tardiva.

Il percorso dalla Sala dei Nebbioli o della Tradizione, alla cantina tecnologica (che ospita le vasche di fermentazione e stoccaggio), alla Sala delle Barbere o delle Barriques, si conclude all’interno della Sala Imbottigliamento. I diversi spazi del complesso sono attraversati da una passerella in acciaio, legno e cristallo, che si snoda attraverso un percorso aereo fra le varie fasi della produzione; è stato così creato un itinerario didattico e culturale attraverso il quale è possibile conoscere la parte più delicata della produzione del vino, il prodotto più pregiato delle Langhe.

La Sostenibilità

La Cantina adotta modalità produttive e gestionali che riguardano rispettivamente tre ambiti: solidarietà sociale, efficacia economica e responsabilità ecologica. Nella gestione dei vigneti, Vite Colte segue l’agricoltura biologica (secondo le direttive previste dal Reg CE 2092 91 e certificate dall’ICEA) o la lotta integrata. Altre iniziative concrete intraprese da Vite Colte negli ultimi anni:

Vite Colte
  • La scelta di bottiglie di vetro più leggere con la conseguente riduzione del consumo di energia e minori emissioni di CO2 durante la produzione ed il trasporto.
  • L’utilizzo di carta riciclata negli uffici e per gli imballaggi.
  • Il raggiungimento di un tasso di raccolta differenziata superiore al 90%.
  • Realizzazione della struttura della cantina con alcune scelte progettuali moderne e rispettose dell’ambiente: la sala di affinamento interrata con tetti ricoperti da prato che, oltre ai vantaggi di integrazione paesaggistica, crea condizionamento naturale ed abbattimento dei consumi energetici.
  • Coibentazione delle coperture per ridurre i consumi energetici.
  • Oltre 10.000 mq (sul totale di 20.000 mq) all’interno della superficie della cantina sono riservati a spazi verdi con la presenza di numerose specie arboree del territorio a tutela della biodiversità.
  • Riduzione dell’80% dell’utilizzo della plastica negli utilizzi “civili” e negli imballaggi.

I vini

I vini più rappresentativi di Vite Colte nascono da parcelle situate in 4 zone distinte: la Langa del Barolo, il Monferrato Astigiano, area di produzione del Barbera d’Asti DOCG, le zone dell’Alessandrino vocate alla produzione di Moscato e le colline dell’Alta Langa.

Tra questi hanno particolare rilevanza i vigneti dislocati nell’area di produzione del Barolo DOCG; qui nascono i tre Barolo Essenze, che portano in etichetta le Menzioni Geografiche Aggiuntive comunali di “Barolo”, “Serralunga d’Alba” e “Monforte d’Alba”. Di questa etichetta e solo nelle annate migliori, l’azienda presenta la Riserva del Barolo.

Non vanno poi dimenticati gli ettari di barbera da cui trae origine il Barbera d’Asti Superiore DOCG La Luna e Falò, uno dei vini più iconici e rappresentativi di Vite Colte.

Completano il panorama dei vigneti più importanti i 10 ettari di moscato destinati alla produzione del Piemonte Moscato Passito La Bella Estate e i pochi ettari di Chardonnay e Pinot Nero oltre quota 500 metri sul livello del mare in Alta Langa, destinati all’omonimo spumante metodo classico prodotto dalla cantina: “Cinquecento”.

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