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Quando il vino invecchia male

Prima di acquistare un vino in bottiglia trasparente è bene pensarci due volte, perchè se si pensa di risparmiare da un lato, dall’altro, purtroppo la qualità dello stesso potrebbe essere compromessa per via di alcuni processi chimici che si innescano quando la bottiglia è al contatto con la luce.

Purtroppo è stato appurato che le bottiglie trasparenti sono un male per il vino, meglio l’opacità. Questo è quanto emerso da una recente ricerca Arapitsas condotta da alcuni ricercatori. La confezione attira senza ombra di dubbio l’occhio, soprattutto se non si è grandi esperti nel settore,  e il come di come si presenta spinge a compiere l’azione di acquisto.

Ma la ricerca presentata a Mantova nei giorni scorsi spiega in maniera molto dettagliata e incisiva che comprare vino nelle bottiglie trasparenti è una cosa prettamente sbagliata. A volte vedere il prodotto con i nostri occhi può apportare un senso di fiducia nei confronti del produttore, ma non sempre quel senso di fiducia e appagamento che si stava cercando riesce a rispondere a tale esigenza da parte del consumatore.

Negli ultimi anni, queste bottiglie si sono diffuse a macchia d’olio, per via di due ragioni, uno per l’aspetto economico e l’altro invece per questioni di marketing.

Vino in bottiglia: per chi vuole conservarlo, è meglio collocarlo in cantina

La ricerca di Panagiotis Arapitas che verte sulla conservazione del  vino in bottiglia è durata ben 4 anni, più specificatamente, dal 2010 fino al 2014. Dopo 4 anni si è finalmente arrivati ad una conclusione, ovvero: le bottiglie di vino conservate in casa invecchiano prima e male rispetto alla conservazione in cantina. Perchè si verifica questo? E’ molto semplice: il tutto dipende in principal modo dalle temperature. In cantina la temperatura può oscillare tra i 15 e i 17 gradi e l’umidità presente è pari al 70%, mentre in un’abitazione la temperatura tende ad essere molto più alta.

Lo studio è stato condotto su 200 bottiglie di San Giovese conservate per due anni nella cantina, mentre le altre 200 bottiglie sono state conservate ad una temperatura compresa tra i 20 e i 27 gradi.

Il risultato?

Dopo due anni i vini sono stati confrontati. Quello tenuto presso l’abitazione, il colore del vino è apparso molto più chiaro e l’odore era molto acre, pungente, simile al cavolfiore mentre quello conservato in cantina, sia il colore che il sapore sono rimasti entrambi intatti.

E’ vero che la qualità del vino può essere migliorata con il trascorrere del tempo, ma affinchè sia così è necessario conservarlo in condizioni adeguate.

Vino conservato male nei supermercati: è possibile?

Ma un altro esperimento condotto da altri ricercatori e che ancora è in via di sperimentazione, sta evidenziando come il vino venga conservato male anche nei supermercati. A prescindere in quale posizione dello scaffale venga posizionato, bastano solamente due settimane affinché il vino cominci a deteriorarsi. Se le condizioni dunque, non sono ottimali, il vino tende a provocare danni irreversibili. 

In conclusione, basta veramente poco, per effettuare una conservazione sbagliata e comprometterne la qualità. Dunque, il segreto per mantenere in stato eccellente il vino è quello di berlo fino all’ultima goccia. 

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