Il Vermouth è un vino aromatizzato che viene prodotto nella regione Piemonte, ed è un prodotto molto conosciuto sia in Italia che all’Estero.
Un po’ di storia
Il vino aromatizzato era conosciuto fino dall’epoca dei greci, che usavano aggiungere spezie, miele e acqua di mare nelle anfore di vino. Nel corso dei secoli tali vini erano usati a scopo terapeutico e per favorire la digestione.
Il primo Vermouth venne inventato nella seconda metà del Settecento a Torino da Carpano, un giovane studioso di erboristeria: per la base venne usato il Moscato di Canelli, già molto aromatico, a cui vennero aggiunte le spezie, tra cui l’Artemisia. La bevande ebbe un grande successo prima alla corte dei Savoia e poi iniziò ad essere servito anche nei caffé.
Il Vermouth deve il suo nome al termine tedesco Wermut che indica l’Artemisia Absinthium. Il Moscato di Canelli, usato nel passato, è un vino raro e prezioso, mentre oggi si usano anche altri vini come il Timorasso e il Gavi.
Quali sono le caratteristiche?
Nel 2017 il Vermouth ha ottenuto l’Indicazione Geografica e con il decreto 1826 del 22 marzo 2017 il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha approvato il disciplinare di produzione che protegge la specificità e la specialità del vermouth.
Il Vermouth per essere tale deve essere prodotto utilizzando uno o più prodotti vitivinicoli italiani, a cui viene aggiunta l’Artemisia unitamente ad altre erbe aromatiche come genziana, issopo, sambuco, vaniglia, arancio amaro, cannella, noce moscata, coriandolo, ginepro, angelica, maggiorana, menta, zafferano e china. Il titolo alcolometrico deve essere compreso tra il 16 ed il 22%.
Quali sono le classificazioni?
Ci sono varie classificazioni:
- Extra Secco o Extra Dry: possiede un tenore di zuccheri inferiore a 30 g per litro
- Secco o Dry: meno di 50 g per litro
- Dolce: il tenore è pari o superiore a 130 g per litro
Esiste anche il Vermouth Superiore che ha un titolo alcolometrico non inferiore a 17% ed è composto per almeno il 50% da vini prodotti in Piemonte e con erbe diverse dall’assenzio, coltivate o raccolte in Piemonte.
Come si serve?
Il Vermouth va servito ad una temperatura di 12°, liscio oppure con due cubetti di ghiaccio, una fetta di arancia e la buccia di limone (va strizzata prima di venire immersa nel vino).
E un cocktail?
Il Vermouth viene utilizzato nella preparazione di molti cocktail come il Martini, l’Americano, il Manhattan e il Negroni, oltre ad essere utilizzato per la preparazione di piatti a base di carne.
Amo la buona cucina e le tradizioni enogastronomiche italiane, per me vino e dessert non sono solo un contorno ma la parte più interessante del buon vivere.