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Come si aromatizza la grappa

Parlare di grappa aromatizzata, oggi, significa aggiungere al distillato elementi che possano donarle un gusto nuovo e diverso, insieme ad un mix di colori, profumi e percezioni che entrano in gioco in maniera nuova e speciale, vincolata dall’utilizzo di ingredienti estremamente arricchenti. Un tempo non era solo così.

Storia

Nel IV-III secolo a.C era pratica abituale quella di aromatizzare il vino con miele, spezie, frutta e acqua marina. La tradizione popolare e quella farmaceutica insegnavano come la macerazione di piante officinali e frutti vari in un distillato potesse essere ottima nella preparazione medica di essenze. Così, mediante una spiccata conoscenza di erbe e farmaci, i monaci riuscivano a creare delle ricette in grado di resistere al passare del tempo.

Nell’ambito della grappa il gusto della produzione artigianale si presentava estremamente vincente, persistente nel sapore del liquore fatto in casa, con una ricetta che si tingeva di aromi e sapori che variavano da regione a regione.

Preparazione

La grappa aromatizzata prevede una prima preparazione caratterizzata da una soluzione concentrata di alcool, passata per una precedente macerazione dell’essenza officinale che viene poi diluita nella composizione massima del 3% nella Grappa. Si tratta della tintura alcolica. Un’altra modalità relativa all’aromatizzazione risiede nel far macerare le piante officinali, le loro foglie, cortecce, radici o un intero ramoscello, oppure diversi frutti nel distillato. Da qui emergono le Grappe all’aroma di liquirizia, di ruta o di mirtillo.

Tuttavia vi sono una serie di varianti che permettono alla preparazione di avvenire in casa, secondo un processo di macerazione lungo un paio di settimane, con proporzioni di circa 5 parti di Grappa per una parte di pianta o frutto che si desideri utilizzare. In seguito alla macerazione si effettua la filtrazione che rende il liquido nitido e trasparente. Nel caso in cui appaiano, poi, delle lievi velature non c’è da preoccuparsi poiché possono derivare dall’essenza infusa nella Grappa, per cui del tutto normali.

L’aromatizzazione

Cosa permette al distillato, nel nostro caso alla Grappa, di assorbire tutto ciò che una pianta officinale o un frutto possono rilasciare? I tempi di macerazione. Essi consentono il rilascio delle proprietà aromatiche e la conseguente modifica dell’aspetto e, chiaramente, del gusto. Di conseguenza una Grappa aromatizzata al miele assumerà tonalità sicuramente giallastre e il suo gusto sarà certamente dolce, così come il mirtillo donerà alla Grappa un colorito intenso blu-viola, con un accento del tutto fruttato.

Perché aromatizzarla?

La Grappa aromatizzata permette di degustare tale distillato secondo un assaggio meno impegnativo, condito da colori e sapori nuovi che ne diminuiscono la gradazione alcolica.

 

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