Giovedì 18 Gennaio si è svolto un incontro dal titolo Vino e Territorio si raccontano tra Salute e arte di vivere, organizzato da Gabriele Tomatis (Titolare della Vineria Bric e Brac) e dalla dottoressa Annalisa Amati a Peveragno. Tra i presenti, professionisti del turismo, sommelier, medici e appassionati.
Ad emergere è stato il pensiero di Tomatis, secondo il quale, oggi sia doveroso avere una buona conoscenza dei propri territori per consentire al turismo di emergere mediante la rivalutazione del cibo e del vino. Quest’ultimo, infatti, si è classificato come una vera e propria Arte da valorizzare.
Si è narrata la storia del vino, grazie agli interventi di Giancarlo Montaldo, il quale ha evidenziato le differenze morfologiche tra Langa, Roero e i nostri vini esportati in ogni parte del mondo. La storia di ciascun vino è strettamente legata al percorso che questi compie nella propria cantina e per questo Fabrizio Cravanzola ha presentato la propria azienda, i Castellinaldo, permettendo di comprendere l’importanza della ricerca costante diretta ad un miglioramento che insegue la qualità. Altro spunto esposto da Cravanzola è quello relativo alla sostenibilità ambientale della vigna e ad una maggiore chiarezza sui prodotti esposti al commercio, attraverso il progetto Libera Natura.
In ultima battuta si è espresso il professor Beppe Rocca, del dipartimento di neuroscienze dell’Università di Torino, che in maniera del tutto simpatica ha spiegato gli effetti del vino sulla base degli studi relativi alle neuroscienze. Il professore ha ribadito il concetto di vino inteso come arte affermando, così, l’importanza di imparare l’arte del bere.
Al termine della serata non è mancata la degustazione di vini che ha messo a confronto Cravanzola e Marchesi di Barolo, conosciuta cantina del giovane organizzatore Gabriele Tomatis.