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Il Pignoletto

Il pignoletto è un vitigno autoctono a bacca bianca diffuso nella zona dei Colli Bolognesi e nei territori collinari compresi tra Modena e Imola. Le sue origini sono state per molto tempo incerte, ma recenti studi sul DNA, hanno messo in luce una somiglianza genetica con il grechetto di Todi, clone g5, diverso dal grechetto di Orvieto, identificato con il clone g109.

Come molte uve che conservano la radice “greca” nel nome, il grechetto di todi e quindi il pignoletto, sono stati molto probabilmente introdotti nelle regioni del Sud della nostra penisola durante la colonizzazione ellenica, per poi diffondersi e trovare il loro habitat ideale nel centro Italia. Per rafforzare l’identità territoriale del vino e legarlo ancor più alla zona di coltivazione storicamente più vocata, sui Colli Bolognesi è stata identificata la località Pignoletto, che lo caratterizza così dal punto di vista toponomastico in modo univoco. E’ un vino che si fa sempre più apprezzare sia sul mercato italiano sia su quello internazionale, per la sua piacevole immediatezza. La denominazione Colli Bolognesi Classico Pignoletto Docg tutela i vini prodotti nel territorio dei comuni di Monte San Pietro, Monteveglio e in parte di Bazzano, Casalecchio di Reno, Castello di Serravalle, Crespellano, Sasso Marconi, Zola Predosa, Savignano sul Panaro. Il disciplinare richiede una base ampelografica di almeno il 95% di pignoletto. All’eventuale saldo del 5%, possono concorrere uve di altri vitigni idonei alla coltivazione nella Regione Emilia Romagna. Il vitigno è inoltre presente nelle denominazioni regionali: Colli Bolognesi Doc, Colli di Faenza Doc, Colli di Imola Doc, Colli di Rimini Rébola Doc, Modena Doc, Reno Doc, Pignoletto dell’Emilia Igt.

Caratteristiche

Il vitigno pignoletto, presenta grappoli di media grandezza, con acini dalla buccia piuttosto spessa, coperta di pruina. E’ particolarmente adatto alla coltivazione in climi continentali, anche con inverni freddi e per questo motivo ha trovato le condizioni ideali per esprimersi al meglio proprio nelle zone collinari interne del centro Italia. Il vino prodotto da uve pignoletto ha un colore giallo paglierino. Al naso presenta un profilo con aromi freschi di frutta bianca, agrumi e lievi cenni floreali. In bocca denota struttura e un buon corpo, con un bouquet fruttato, a volte con nuances tropicali, un’acidità ben equilibrata, mai troppo aggressiva, che lo rende armonioso.

Abbinamenti

A tavola il Pignoletto dimostra una certa versatilità che gli consente numerosi e interessanti abbinamenti. La versione frizzante è perfetta da degustare al momento dell’aperitivo. E’ ottimo per accompagnare antipasti all’italiana, tigelle e gnocco fritto con salumi del territorio. Si abbina bene ai tortellini, ai primi piatti di mare, ai menù di pesce, a formaggi freschi e a carni bianche delicate.

Per chi vuole approfondire con qualche degustazione:

Giullare Pignoletto Frizzante Bio 2014 Nugareto

Pignoletto Superiore Cantastorie Bio 2014 Nugareto

 

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