E’ da un po’ di tempo a questa parte che si sente spesso parlare di Fabio Canino. Ma chi e’ in realtà? Attore, conduttore, scrittore toscano e ora anche produttore di vino.
“Prodigio di vino” e’ l’azienda agricola dello scrittore e conduttore, che insieme ai suoi grandi amici, Bruno Tommassini ed Edoardo Marziari ha dato vita a questa nuova attività.
Prodigio srl e’ il nome scelto non soltanto per indicare la qualità del vino stesso ,ma il concetto semplice al quale si ispira, ovvero: libertà di gusto. Uno si chiama Vinocchio, si tratta di un Sangiovese caratterizzato da un colore rosso rubino, l’altro invece, Uvagina, ed e’ un Vermentino Viognier Chardonnay. Questi sono i prodotti di punta dell’azienda. Vini dai nomi bizzarri, scelti per incuriosire, per andare oltre alle apparenze, e guardare nel profondo.
In realtà parte dei ricavi della vendita andranno devolute ad associazioni che si battono ormai da tantissimi anni contro il bullismo e l’omofobia, tema scottante ancora oggi.
Il messaggio di Fabio Canino
Il messaggio e’ quello di favore, attraverso la degustazione di un buon bicchiere di vino, una sfida culturale correlata ai diritti civili. I nomi bizzarri che sono stati volutamente prescelti per etichettare i due vini sono stati scelti appositamente per attirare l’attenzione pubblica. Perche’ questo? E’ molto semplice: la società guarda all’immagine perfetta, si vive in un mondo dove le apparenze valgono più della sostanza.
La società nata nel 2014
Questo e’ quanto dichiarato da Canino in una nota intervista rilasciata qualche giorno fa: ” Tutti e tre siamo stati fortunati, ne siamo consapevoli, nei nostri campi, moda e spettacolo, abbiamo avuto successo. Ci piaceva l’idea di restituire parte di ciò che abbiamo avuto».
Nel giro di poco, la rete di Prodigio Divino si è messa in moto. «Ho sempre trattato apertamente il tema dell’omofobia. E ricevo moltissime lettere, soprattutto di giovani: richieste di aiuto. Così abbiamo deciso che una parte degli introiti vadano a tutte le associazioni che si occupano di contrastare il bullismo e in particolare il bullismo omofobico». Oltre ai tre soci, ci sono tre persone che collaborano stabilmente, più altre che sostengono il progetto, racconta Canino. «È diventata una piccola comunità, ci sono ristoranti e enoteche che hanno messo i vini nelle loro liste per sostenerci”.
Di recente gli assegni ottenuti per la vendita dei loro vini sono stati devoluti in favore ad alcune associazioni, in particolar modo all’Agedo di Livorno, associazione di genitori, parenti amici di persone omosessuali,all’Arcigay, all’associazione Diversity e anche una parte degli entroiti e’ stata donata a piccole organizzazioni per la realizzazione di nuovi centri vicino a Camerino per ricostruire tutto ciò che e’ andato distrutto a causa del terremoto.