Non c’è storia. Anche quest’anno al Best Wine Awards 2017, si aggiudica il miglior vino quello proveniente dalla Toscana, in particolar modo, sale sul podio la Tenuta Sette Ponti di Antonio Moretti con il vino Oreno 2015.
Era già salito sul podio alcuni anni fa, specificatamente nel 2013 aggiudicandosi il terzo posto e poi nel 2014 arrivando al secondo posto. Ma quest’anno ha voluto dare il meglio di sé, ottenendo un buon riscontro da parte della giuria.
Antonio Moretti, noto imprenditore di moda, ha molto investito anche nel vino in tutti questi anni, infatti oltre alla Tenuta Sette Ponti, situata a Castiglion Fibocchi in Valdarno, nel corso degli anni ha acquistato Orma a Bolgheri e Poggio al Lupo in Maremma. Ricordiamo a tutti i lettori che il vino di Bolgheri è stato molto apprezzato da parte di Papa Francesco sulla rotta Roma-Bogotà.
“Al Santo Padre il vino è molto piaciuto, è stato il più apprezzato tra i vini a bordo – assicura il vignaiolo, devoto – le bottiglie sono tutte state svuotate. Ora pensiamo all’ Oreno, un concentrato di eleganza dalla straordinaria vendemmia 2015 che ci può far vincere le grandi sfide con i rossi francesi”.
La premiazione 2017
Ritornando alla premiazione di qualche giorno fa, una giuria internazionale ha decretato dunque, come migliore vino italiano 2017, l’Oreno 2015, mentre il secondo posto è stato conquistato da Terlaner Rarity 1991 della Cantina di Terlano. Si tratta di un vino bianco del 1991, che è stato messo sul mercato dopo aver compiuto 25 anni. I più appassionati di vino sanno molto bene che è una delle caratteristiche principali di questa cantina a proporre sul mercato vini bianchi di grande longevità.
Terlaner Rarity 1991 è un vino di grande qualità, ora non è chiaro se il merito sia dell’annata, della cantina stessa o delle condizioni climatiche. L’annata del ’91 non è stata particolarmente semplice, poiché le piogge sono state molto frequenti e purtroppo le giornate di vendemmia sono state un po’ condizionate.
Completa il podio Giulio Ferrari Riserva del fondatore Trentodoc 2006 di Ferrari F.lli Lunelli. Questo vino offre alla degustazione ricchezza e profondità grazie alle note di albicocche candite, noci tostate, miele e fiori. Il suo gusto particolarmente persistente in bocca, termina con una nota dolce.
Austero nella sua versatilità, inconfondibile e decisamente coinvolgente. Queste sono le caratteristiche che l’hanno portato ad aggiudicarsi il terzo posto.
Il Barolo di Elvio Cogno si piazza al 4° posto, davanti a una superstar di Montalcino, il Brunello Tenuta Nuova di Casanova di Neri del vignaiolo Giacomo, vincitore nel 2016.
Ma la vera sorpresa del 2017 è stata l’Emilia Romagna con vini dolci e bollicine. Infatti troviamo il Sassicaia di Tenuta San Guido (7° posto), il Brunello di Biondi Santi (16°), il San Leonardo dell’ omonima tenuta (40°), il Turriga di Argiolas (41°) e il Vintage Tunina di Jermann (49°).
Alla prossima!