Gli spagnoli sono soliti arricchire i propri pranzi con una zuppa fredda composta da verdure crude che per freschezza, bontà e nutrienti, appaiono fortemente amate nel periodo più caldo dell’anno in posti come l’Andalusia. Parliamo del famoso gazpacho, i cui ingredienti, necessari secondo la tradizione, sono: peperoni, pomodori, cetrioli e cipolla, il cui gusto trova grande ricchezza nell’aggiunta di erbe aromatiche differenti e pane raffermo ammorbidito in acqua, che dona al tutto una certa cremosità.
Questo piatto si degusta freddo, in abbinamento a crostini di pane, con uova sode, poste su una ciotola di terracotta, capace di governare decisamente i sapori. Utilizzato anche come aperitivo da servire semplicemente in bicchiere, come rinfrescante con l’aggiunta di ghiaccio.
La storia
Questa rinfrescante zuppa spagnola trae le sue origini da una bevanda a base di acqua e vino, l’ellenico kykeon. Nell’VIII secolo, quando l’islamismo muoveva i suoi primi passi durante l’invasione araba di al-Andalus, il gazpacho ellenico vedeva la sua ricetta arricchirsi di sale e olio d’oliva. Agli inizi, i primi gazpachos noti (quelli autentici) prevedevano soltanto pane, aceto, olio, aglio e qualche volta mandorla.
Solo nel XIX secolo entrava in cucina l’attuale ricetta del gazpacho, quella con Pomodoro e Peperone, derivante dal fatto che si trattava di piante originarie del Nuovo Mondo, dunque la loro coltivazione in Europa a scopo alimentare avveniva oltre il XVI secolo.
Ingredienti
- 110 ml di aceto di vino bianco
- 1 spicchio d’aglio
- 200 g di cetrioli
- 50 ml di olio extra vergine d’oliva
- 100 g di mollica di pane raffermo
- 250 g di peperoni verdi
- 200 g di peperoni rossi
- pepe q.b.
- sale q.b.
- 65 g di cipolle rosse
- 600 g di pomodori ramati
Per l’accompagnamento
- 300 g di cetrioli
- 200 g di cipolle rosse
- 300 g di pomodori ramati
- 3 uova sode
- 40 g di crosta di pane
Preparazione
Cominciamo la nostra preparazione con il prendere il pane per tagliarne la crosta che mettiamo da parte per poi realizzare i crostini di accompagnamento. Inseriamo la mollica in una ciotola, versiamoci l’acqua e l’aceto e facciamo marinare fino al completo assorbimento dei liquidi. Ora prendiamo un colino e scoliamola per poi metterla a parte.
Poi prendiamo i pomodori, laviamoli, tagliamoli a metà e scartiamo la parte interna, privandolo così dei semi. Sbucciamo il cetriolo e tagliamolo a rondelle. Tagliamo i peperoni, verdi e rossi, eliminando l’interno con i semi e tagliandoli a listarelle.
Passiamo agli odori, sbucciando la cipolla rossa e lo spicchio d’aglio, che mondiamo e affettiamo. Versiamo le verdure mondate a tocchetti nel mixer, con l’aggiunta di olio extravergine di oliva a filo, di sale e pepe a piacere e mettiamo in moto il mixer fino ad ottenere un composto denso, liscio ed omogeneo.
A questo punto, in una ciotola con sovrapposto un setaccio, versiamo il composto frullato e setacciato, eliminando così eventuali residui di bucce o semi. Riportiamo ancora il composto nel mixer e uniamo la mollica strizzata aggiustando, nel caso in cui occorra, sale, pepe o aceto. Frulliamo ancora per qualche secondo fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo che poniamo in frigo a riposo per qualche ora.
Passiamo all’accompagnamento che prevede il taglio a cubetti della crosta di pane che abbiamo messo da parte, disponendoli su una teglia rivestita da carta da forno, versando un filo d’olio. Inforniamo per 5 minuti a 200° fino alla doratura. Intanto tagliamo a cubetti il cetriolo e il pomodoro.
In seguito all’ebollizione delle uova, sistemiamole su un tagliere e dividiamole a metà per separarne i tuorli e tagliare a cubetti gli albumi. Affettiamo la cipolla rossa e spostiamo tutte le verdure e il pane tostato a cubetti all’interno di ciotole. In conclusione, tiriamo fuori dal frigorifero il gazpacho e serviamolo freddissimo in bicchieri o in un piatto fondo, accompagnato dalle verdure e pane tostato a cubetti.
Il vino
Occupiamoci ora del vino, uno che sposi i tanti ingredienti che fanno del gazpacho una zuppa succulenta. Scegliamo quindi un vino bianco, delicato e non troppo aromatico, come un Sylvaner.