Il 9 giugno, nell’Aula Magna della prestigiosa Scuola Enologica Conegliano (Treviso), in relazione alla Tornata Inaugurale del 69/mo Anno Accademico, sono stati elargiti importanti riconoscimenti per tutta la famiglia Colombini e per la Fattoria dei Barbi: Stefano e Donatella Cinelli Colombini e la loro madre Francesca Colombini, hanno ricevuto la nomina di “Accademici Ordinari e Accademico Emerito dell’Accademia Nazionale della Vite e del Vino”. Da sempre, dagli esordi, l’Accademia Nazionale della Vite e del Vino ha goduto della partecipazione di un Colombini, sino a giungere ad oggi con rinnovate presenze. Il riconoscimento trova maggiore verità nella sua funzione essenziale nel mondo del vino italiano in relazione ad un’azienda che ha lavorato per creare una storia dal calibro del Brunello di Montalcino.
L”Accademia Nazionale della Vite e del Vino
L’Accademia Italiana della Vite e del Vino nasce nel 1949 con il desiderio di promuovere la realtà vitivinicola italiana, con la specifica intenzione di donare maggior vigore agli studi, alle ricerche e ai dibattiti relativi ai principali problemi della viticoltura e dell’enologia. Tra gli impegni, emerge quello relativo all’organizzazione di convegni (‘Tornate‘) all’interno dei quali poter discutere dei più importanti problemi di ordine tecnico, economico e giuridico che toccano da vicino la vitivinicoltura.
Come massima istituzione nazionale in campo vitivinicolo, essa comprende circa 500 membri. Stefano Cinelli Colombini è dal 1999 titolare della Fattoria dei Barbi, in seguito a sua madre Francesca che aveva di conseguenza raggiunto tale posizione da suo padre, l’avvocato Giovanni, procedendo secondo una catena che lega i Colombini a queste terre da lungo tempo.
La famiglia Colombini
Dal 1352, la famiglia Colombini, possiede terre a Montalcino e la Fattoria dei Barbi dalla fine del ‘700. Parliamo di 350 ettari di campi e vigne nella Toscana meridionale, a Montalcino e a Scansano con l’Aquilaia dei Barbi. I colombini iniziano la produzione del Brunello nel 1892 alla Fattoria dei Barbi e lo esportano per primi in Europa, America e Asia. Da allora sino ad oggi, i vini dei Barbi vengono premiati in tutto il mondo, dove la loro etichetta appare la più conosciuta. La Fattoria dei Barbi rappresenta, con i suoi 66 ettari vitati e una ricca produzione annua tra le 600.000 e le 800.000 bottiglie, il punto focale di una realtà enologica, culturale e storica.