Il Volcanic Wines network (VWn), gruppo associativo costituito da 19 territori di origine vulcanica di tutta Italia e composto da Consorzi di tutela e altri soggetti territoriali, rende ufficiali i prossimi nuovi obiettivi.
La proposta
Il gruppo ha mostrato e presentato ciò che il futuro gli riserva: una strada da perseguire illustrata in occasione dell’evento Vulcanei, in virtù di assaggi di vini da suoli vulcanici organizzato dal 12 al 14 maggio presso il Castello di Lispida a Monticelli di Monselice (Padova) dal Consorzio Vini Colli Euganei in collaborazione con la Strada del Vino dei Colli Euganei e il Consorzio Terme Euganee.
Il marchio
Ciò che emerge, tra gli innovativi obiettivi di medio termine del network secondo gli associati di Volcanic Wines, è la diffusione dell’uso del marchio sui “vini dei vulcani“, una vera e propria carta dei suoli vulcanici italiani ben valutata e convalidata da un pull di Università affinché permetta una maggiore adesione di nuovi territori e aziende e un rafforzamento della la ricerca sulle caratteristiche relative ai vini caratterizzati da suolo vulcanico per circoscriverne le specificità.
Vulcani e vini
Franco Zanovello, presidente della Strada del Vino dei Colli Euganei e consigliere nel Consorzio, desidera spiegare e sottolineare che quello dei vulcani è un forte potere evocativo che si ripercuote sui vini, facendone derivare un successo nazionale e internazionale. Non manca poi la grande e crescente curiosità che i consumatori mostrano nella ricerca di quelle particolarità da riscontrare nel bicchiere. Tutto ciò non può che incrementare il desiderio di imporre al Volcanic Wines network di realizzare delle scelte per descriverli sempre più minuziosamente.
I vini vulcanici
Un buon vino è il risultato di una terra feconda. Dunque, i terreni vulcanici incarnano quanto di meglio esista per la produzione di ottimi vini. Dal carattere sabbioso, con ceneri molto fini, presentano tutte le condizioni ideali per realizzare uve di grande qualità, che nascono nella più parte dei casi da viti a piede franco non innestate, più longeve, robuste e resistenti alla siccità, oltre che calcaree e saline.