Vi siete mai chiesti quale sia la quantità da bere oltre la quale scatta lo stop? Che il vino rechi diversi benefici è indubbio, tuttavia sono le dosi che devono essere gestite. La rivista Lancet ha pubblicato uno studio prodotto dall’Università di Padova, il quale mostra la necessità di limitare il consumo di alcol in diversi paesi del mondo.
I risultati
Lo studio ha permesso di constatare che bere più di 5-6 bicchieri di vino a settimana (più precisamente poco più di 5 pinte di birra o 5 bicchieri di vino da 175 millilitri l’uno, pari a 100 grammi di alcol o 12,5 unità alcoliche) diminuisca i nostri giorni. Stiamo parlando di una quantità che si presenta più bassa rispetto a quelle previste dai limiti raccomandati attualmente in vigore in vari paesi tra cui il nostro (Italia, Spagna e Portogallo hanno dei limiti raccomandati quasi del 50% più elevati).
I limiti alcolici
In Italia è prevista una linee guida relativa al consumo di alcol raccomandabile di consumi inferiori agli 84 grammi settimanali per le donne e a 168 grammi per i maschi adulti. In Usa ad esempio i numeri raccomandati non superano i 196 g/settimana di alcol pari a 11 bicchieri per i maschi; 98 g/settimana per le donne.
Lo studio
Quelli scelti per lo studio, provenienti da in 19 paesi ricchi, hanno raggiunto un totale di 599.912 individui non astemi. Tra questi il 50% del campione ha mostrato di consumare più di 100 g/settimana di alcol, l’8,4% del campione addirittura 350 g/settimana.
Dunque, superati i 100 g/settimana di alcol consumato, si evidenzia un aumento del rischio di morte per tutte le cause, dove il consumo di 100-200 g/settimana, 200-350 g/settimana, o più di 350 g/settimana consente presumibilmente un’aspettativa di vita a 40 anni più bassa (circa 6 mesi, 1-2 anni, o 4-5 anni, in meno rispettivamente).
“Il messaggio chiave per la salute pubblica di questa ricerca – afferma l’autrice principale Angela Wood, della University of Cambridge – è che se tu consumi abitualmente alcolici, bere meno potrebbe aiutarti a vivere di più, riducendo il tuo rischio di molte malattie cardiovascolari”.