Il Consorzio per la tutela dell’Asti presenta l’ultimo nato, ovvero: l’Asti secco Docg. Rispetto allo spumante dolce, ha un apporto di zuccheri molto ridotto. Si tratta di uno spumante secco unico nel suo genere e nel suo stile, ideale da abbinare in un aperitivo o durante il pasto.
Questa nuova versione e’ ottenuta dall’uva moscato bianco coltivata in 52 comuni nella provincia di Asti. Questo nuovo vino punta in particolar modo sui giovani.
Dopo lunghi anni di crisi, finalmente la Dop piemontese e’ riuscita a proporre una novità nel campo enologico, rivolgendosi in principal modo ai millenials, considerati la chiave per il consumo di vino.
Si tratta di una sola uva, 3 Docg e la volontà di distinguersi dal Prosecco, conquistando nuovi consumatori. L’assessore dell’agricoltura Giorgio Ferrero ha espresso quanto segue in merito a questa nuova inventiva: “L’Asti secco ci darà prospettive importanti ma non vogliamo copiare nessuno”.
Con la nascita dell’Asti secco, e’ possibile cambiare nuovamente la situazione, rilanciando le piccole aziende vitivinicole che fino a qualche tempo fa sono state schiacciate dalla grande crisi. Questa e’ un’opportunità per moltissimi produttori e bisogna utilizzare tutte le risorse possibili ed immaginabili per poter finalmente emergere in un mercato che a quanto pare sta gradualmente riprendendo piede.
La versione secca
Prima di mettere in campo questa nuova versione, se ne parlò dapprima nel 2014 e poi successivamente, un anno dopo, sono state avviate le nuove sperimentazioni in cantina.
L’Asti secco e’ un prodotto completamente nuovo anche se c’e’ da dire che le uve utilizzate per la realizzazione del medesimo sono le stesse di quelle dell’Asti dolce e del Moscato d’Asti, però cambia il processo di produzione.
E’ spumantizzato con il metodo Martinotti e la tecnica messa in atto dal consorzio ha consentito di eliminare il gusto amarognolo per dare spazio ad un sapore più armonico ed equilibrato. Fatte le dovute prove in cantina, oggi l’Asti secco mira a conquistare i palati più giovani.
La campagna promozionale punta, attraverso le immagini fresche e di qualità ad ammaliare i giovani millenials, restituendo a questa nuova versione un’immagine completamente nuova e unica nel suo genere.
L’obiettivo del Consorzio e’ quello di riuscire ad emergere e conquistare una fetta di mercato, portando lo spumante verso nuove realtà.
Ecco i numeri dell’Asti secco
Secondo una recente ricerca pare che le bottiglie vendute in questo nuovo anno sono state all’incirca 600/700mila. Purtroppo appaiono poche, considerando che lo scorso anno le bottiglie vendute dell‘Asti e del Moscato d’Asti sono state circa 40 milioni.
Ad oggi il prezzo dell’Asti secco oscilla tra i 6,49€ e i 6,99€ a bottiglia, mentre in enoteca il costo varia tra gli 8 e gli 8,50€. I produttori nonostante le vendite di questo nuovo anno non sono state tante, sono molto ottimisti.
Infatti il Consorzio dell’Asti non si ferma qui, perche’ ha altre carte pronte da giocare. Con le festività alle porte, l’associazione ha deciso di coinvolgere molti chef stellati a brindare nei loro ristoranti con l’Asti Docg. Ma ci sono molte altre novità in corso, che verranno svelate in questi giorni.