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Merano WineFestival torna dal 10 al 14 novembre 2017

Torna la ventiseiesima edizione di Merano WineFestival, l’evento più atteso dell’anno, dove parteciperanno oltre 450 cantine tra le migliori in Italia e nel mondo, 15 cuochi di spicchio e non mancheranno 200 artigiani del gusto.

I visitatori nonchè i wine lovers, avranno la possibilità di degustare i migliori vini, accuratamente selezionati attraverso particolari criteri. Ma vediamo nello specifico quali sono questi criteri che vengono messi in atto dalla commissione WineHunter.

Il patron Helmut Köcher spiega che tutte le aziende che fanno parte della loro banca dati viene inviato un invito attraverso il quale è possibile partecipare all’evento Merano WineFestival. Ma prima di tutto bisogna mandare una campionatura. Una volta che la campionatura è stata inviata, ci sono ben 8 commissioni d’assaggio che valuteranno il vino. Se questo viene approvato, allora l’azienda potrà partecipare alla manifestazione e farsi conoscere dal grande pubblico.

Qualità ed eccellenza: due caratteristiche imprescindibili

Qualità ed eccellenza sicuramente sono i tratti distintivi di questo festival. Quando Helmut Kocker ha iniziato a far parte di questa grande manifestazione, sicuramente la qualità era la caratteristica predominante che il vino doveva possedere, mentre l’eccellenza ahimè era allo stato iniziale perchè in passato, a differenza di oggi, non c’era quel senso di ricercatezza. Da 25 anni a questa parte, dunque, molte cose nell’ambito dell’agricoltura sono cambiate.

C’è stato un avanzamento nell’innovazione tecnologica che ha portato a realizzare un vino di qualità. Ma per essere eccellente, secondo i canoni di Kocker, bisogna che il prodotto faccia nascere delle emozioni mentre lo si degusta e oltre a ciò, “immergersi” nel prodotto stesso.

L’Italia  e le sue varietà autoctone

Negli ultimi 10 anni a questa parte, l’Italia ha fatto passi da gigante in merito alla scoperta di nuovi vitigni autoctoni. Si parla di oltre 1000 varietà sparsi in tutto il Belpaese. Sicuramente la regione che sta iniziando a prendere piede e che ha molte potenzialità da offrire è la Puglia, secondo il patron del festival.

Questa regione possiede dei vitigni molto particolari che soltanto adesso le qualità si stanno scoprendo, come il Negroamaro e il Primitivo. Nel passato i produttori erano soliti pensare alla quantità piuttosto che alla qualità. Oggi invece pare che la concezione sia completamente cambiata.

Merano WineFestival da spazio ai vini biologici, biodinamici, naturali e PIWI

Anche quest’anno verrà dedicato durante il festival un piccolo spazio al mondo dei vini biologici, naturali e biodinamici. Il consumatore è sempre più attento a ciò che mangia e beve. In questi ultimi anni l’importanza dell’alimentazione e del prodotto vitivinicolo hanno assunto un ruolo fondamentale.

C’è una maggiore consapevolezza e volontà nell’informarsi su ciò che si acquista. I vini biologici così come quelli naturali o biodinamici mantengono il loro sapore intatto senza essere alterato, e la qualità resta comunque alta.

Lo scopo di tale evento: qual è?

Conoscere i paesi emergenti e valorizzarne i prodotti, questo è l’obiettivo che si pone il festival. Quest’anno toccherà all’Istria, mentre negli anni passati sono stati messi in risalto le tecniche e le colture vitivinicole della Georgia e della Romania.

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