A quanto pare, in Lombardia sono tutti pazzi per il vino. Lo dimostra una recente ricerca condotta da alcuni studiosi i quali hanno appurato che tra il 2010 e il 2016 c’è stato un aumento del 6% in più di iscrizioni alla Camera di Commercio.
Sono 1028 le enoteche, i bar, le pizzerie e i pub aperti. La crescita esponenziale del mercato del vino tende a salire di anno e in anno, e da ciò si evince come il pubblico possiede una passione sostenuta per la bevanda in questione.
Il Presidente di Unioncamere Lombardia, Gian Domenico Auricchio, ha affermato in tutta onestà che la crescita esponenziale del mercato del vino dovrebbe far riflettere, e i dati non devono passare inosservati, perchè a quanto pare, il mondo del vino è capace di generare sempre più mercato.Di conseguenza, chi ha la possibilità di investire in questa regione, è consapevole di un’accresciuta domanda di luogo, dove degustare, assaggiare, e acquistare solamente vino di alta qualità.
Ma altrettanto positivo è stato il commento dell’Assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava. Ecco cosa ha dichiarato: ” Ritengo che la crescita del numero di enoteche e di esercizi che possono fare cultura, oltre che mercato del vino sia un dato soddisfacente, che conferma il ruolo di Milano e della Lombardia come polo di eccellenza dell’alimentare, anche nella sua accezione di vitivinicoltura”.
Ma per far si che la Regione Lombardia venga sostenuta e promossa da più parti del mondo, pub, pizzerie ed enoteche devono in primis scegliere vini lombardi, poichè sono sinonimi di qualità, cultura, passione e di distintività.
Ci sono elementi identitari in effetti, che confermano che questo piccolo territorio potrebbe in un certo senso, diventare uno dei più interessanti in termini di consumi da parte di un pubblico che via, via diventa sempre più attento ed esigente. Se si riuscirà a fare in modo che i mercati interni ed internazionali, premino la qualità della produzione di vino lombardo, allora si potrebbe garantire un futuro al Made in Italy.
Ma chi c’è a capo alle aziende vitivinicole?
Tra i principali protagonisti, ci sono senz’altro i giovani, che grazie alla loro creatività ed intelletto sono riusciti a introdurre nonchè a rafforzare il mondo vitivinicolo regionale con l’utilizzo di modalità produttive sempre più all’avanguardia. La loro presenza in azienda è testimoniata da numeri, ovvero: nella regione Lombardia, quasi un’azienda su sette è capitanata da giovani.
Ecco le tendenze del momento in Lombardia
Il 55% della popolazione in Lombardia dichiara di bere almeno 1 bicchiere di vino al giorno. Più specificatamente, nelle zone di Milano, Brescia e Bergamo la percentuale sale al 56%, mentre a Varese, Como, Sondrio, Lecco al 59%, nel territorio di Mantova, Pavia e Cremona scende al 54%.
Per quanto riguardano i gusti: il 74% dei lombardi preferisce il vino rosso contro il 21% che preferisce quello bianco.
Infine dall’indagine è stato dimostrato che nella regione in questione il fattore predominante per l’acquisto è per il 40% degli intervistati, la qualità seguita dal gusto e poi dal prezzo.